Camere di Commercio: il Governo approva il decreto di riordino

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Camere di Commercio: il Governo approva il decreto di riordino

Il Consiglio dei Ministri del 25 Agosto 2016 ha approvato il decreto legislativo di riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di Commercio.

Il provvedimento, di cui il Ministero dello Sviluppo Economico è proponente, è stato messo a punto di concerto con il Ministero dell’Economia, della Semplificazione e della PA.

In linea con quanto previsto dall’art. 10 della legge sulla ‘Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche’ (7 agosto 2015, n. 124), il Decreto varato prevede, in particolare, un piano di razionalizzazione, in un’ottica di efficientamento, di efficacia e di riforma della governance delle Camere di Commercio.

Più nel dettaglio, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, il numero complessivo delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli direttivi:

  1. almeno 1 camera di commercio per Regione;
  2. accorpamento delle camere di commercio con meno di 75mila imprese iscritte.

Al fine di alleggerire i costi di funzionamento delle Camere, il decreto prevede 4 ulteriori azioni che riguardano:

  • la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%;
  • la riduzione del 30% del numero dei consiglieri;
  • la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori;
  • una razionalizzazione complessiva del sistema attraverso l’accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio.

L’obiettivo del provvedimento consiste nel focalizzare l'attività delle Camere su attività istituzionali evitando, al contempo, duplicazioni di responsabilità con altri enti pubblici.

Viene infine rafforzata la vigilanza del Ministero dello Sviluppo economico, con una valutazione stringente da parte del dicastero sulle performance delle Camere di Commercio da parte di un comitato indipendente di esperti.

Nell’ambito di questo piano complessivo di razionalizzazione organizzativa ricade anche la rideterminazione delle dotazioni organiche di personale dipendente delle Camere di Commercio con possibilità di realizzare processi di mobilità tra le medesime Camere e definizione dei criteri di ricollocazione presso altre amministrazioni pubbliche del personale che dovesse risultare in soprannumero.

Fonte del testo e dell'immagine: comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico


 

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