Moda e bellezza arricchiscono le Top 500 di Parma

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Moda e bellezza arricchiscono le Top 500 di Parma

Per il quarto anno consecutivo, Gazzetta di Parma insieme a PwC e Università di Parma, con il patrocinio dell’Unione Parmense Industriali e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Parma e in collaborazione con “Parma, io ci sto!”, ha realizzato e divulgato il report “Top 500 Aziende Parma”, con l’illustrazione dei più significativi dati del bilancio 2017 delle prime 500 imprese di Parma e provincia per volume di ricavi.

Oltre alle eccellenze dei settori di vocazione del territorio, in testa l’agroalimentare e la meccanica, è possibile contare, nella graduatoria stilata sulla base del fatturato conseguito nel 2017 (*), almeno 14 imprese riconducibili ai settori della moda e della bellezza

Al 19-esimo posto si colloca il gruppo Pinko, con un valore di ricavi pari a circa 198 milioni di euro ed un numero di dipendenti pari a 1.194. Segue, nel settore della cosmesi, Davines Spa (29-esimo posto) con ricavi quantificati in quasi 128 milioni di euro e 414 dipendenti. Al 50-esimo posto troviamo Coccinelle con circa 88 milioni di euro di fatturato e 255 dipendenti.

Rimanendo ai settori di produzione della moda, il gruppo Errea si colloca all’86-esimo posto, seguito da Caruso Spa e, infine, da Wonderland Srl (Gruppo Kiton).

E il Consorzio Parma Couture?

Non è esplicitamente citato perché non si configura come un’impresa. Tuttavia, se considerassimo Parma Couture alla stregua di un “gruppo” giuridicamente definito, come Pinko o Errea, e calcolassimo il suo consolidato?

Ebbene, sommando i fatturati 2017 di tutti i nostri Consorziati si otterrebbe il valore complessivo di poco più di 20 milioni di euro, con un totale di 265 addetti

Nella classifica Top 500, al Consorzio spetterebbe quindi una collocazione tra le prime 200 aziende! Con l’ulteriore punto di forza, che è anche un’opportunità per il territorio, rappresentato dall’export. Il fatturato estero registrato dai soci del Consorzio si avvicina, infatti, mediamente al 50%. 

Il Consorzio Parma Couture, seppure poco visibile in termini di performance economiche delle singole imprese consorziate, sprigiona tuttavia la propria dinamicità, a tutto vantaggio del territorio, se viene stimato come gruppo. È la dimostrazione di come le piccole imprese siano in grado, se disposte ad aggregarsi pur mantenendo la propria specifica autonomia, di scalare insieme addirittura le classifiche dimensionali!

 

NOTE 

(*) In sede di nota metodologica, gli autori di Top 500 precisano che potrebbero essere state escluse dall’elenco eventuali imprese il cui fatturato, pur rientrando fra i primi 500, non fosse disponibile a Dicembre 2018 nella apposita banca dati AIDA, presa a riferimento.