Il Natale di Parma Couture

Il Natale di Parma Couture

Un Consorzio è fatto di persone, dietro ciascuna delle quali c'è un mondo da scoprire. Il segreto per mantenere la propria forza in tempi oltremodo competitivi sta nel condividerla insieme: un uditore esterno può facilmente trarre una simile conclusione dopo aver assistito allo scambio di auguri natalizi fra i piccoli e appassionati imprenditori di Parma Couture.

"Ci stiamo trasferendo nella sede più grande, è stato un percorso lungo e faticoso ma i clienti che hanno già potuto ammirare la nuova struttura produttiva sono rimasti molto colpiti. È già questa una grande soddisfazione."

"Il Consorzio ha sperimentato, anni fa, la promozione in forma aggregata in Svizzera con uno showroom temporaneo: gli esiti immediati della missione sono stati discreti (qualche nuovo contatto commerciale) ma non esaltanti. Ora però, a distanza di qualche anno, la Svizzera è per la mia azienda un mercato consolidato."

"Grazie per aver accolto la nostra impresa nel Consorzio, siamo contenti di poter condividere con voi i nostri progetti di internazionalizzazione."

"È la prima volta, dopo anni, che partecipo a una fiera internazionale. Il carnet come funziona? Quanti articoli conviene portare? Quale agenzia per il viaggio?" In Assemblea c'è sempre qualche Consorziato in grado di rispondere puntualmente a queste e a molte altre domande concrete: "Tanto saremo assieme…Comunque, non ti aspettare nell'immediato di ottenere tanti ordini, l'importante all'inizio è attivare contatti."

"Ci siamo anche divertiti in missione dopo aver esposto le nostre collezioni. Avete visto le foto che vi abbiamo inviato?" Seguono risate complici.

"Il nostro Consorziato di Varese si è collegato con noi via Skype. Benvenuto!" "Ciao a tutti!" "E il socio di Bergamo via whatsapp" su un cellulare rivolto all'assemblea per tutto il tempo, come se fosse qui con noi. "Ciao a te, e a te... come va?"

Il Consorziato in arrivo da Como è imbottigliato nel traffico. Mentre sta in coda, segue l'assemblea via skype: un altro partecipante virtuale che si paleserà anche fisicamente. Poi c'è chi dice che la tecnologia è solo capace di isolare le persone!

Il Presidente chiama l'applauso: "Benvenuti in Consorzio ai nostri tre nuovi Soci" e accoglierli è una gioia e un orgoglio sincero per tutti. 

"Questo mercato non funziona". "Questo referente non è adeguato". "Non riesco a venire in fiera per impegni in famiglia". L'Assemblea condivide anche criticità, malumori e problemi. Con naturalezza, pensando che sia buono e utile ascoltare e, se possibile, aiutare chi è in temporanea difficoltà. Una rete di protezione e solidarietà che induce a confidarsi e, a volte, a trovare davvero una soluzione ai problemi. Altre volte no, purtroppo, ma la vicinanza professionale e quella umana sono sempre assicurate.

A Natale, il Consorzio può ricordare perfino una famiglia, con tutte le sue dinamiche. Una famiglia che ha appena compiuto 35 anni di convivenza: uno stare assieme mai troppo invadente. Una piccola-grande imprenditrice, presente allo scambio di auguri, era già allora tra i fondatori del Consorzio: la sua partecipazione è tuttora importantissima. Altri sono figli di fondatori: allora erano solo dei ragazzi e ragazze lontani dal ricambio in azienda. Si ritrovano qui assieme ai figli e ai familiari di altri fondatori. E poi ci sono gli apporti nuovi: giovani e meno giovani, tutti accomunati da uno slancio verso il futuro che non potrà che giovare al Consorzio.

Fare gruppo è il segreto, che può apparire banale ma non è. Chi condivide (non tutto - per carità! -, solo ciò che è utile e costruttivo condividere) esperienze, paure e idee nuove forse neanche si accorge, all'inizio, dei connessi effetti positivi su di sé e sul gruppo. Ma gli effetti concreti si manifesteranno davvero. L'unione è infatti la chiave per valorizzare le piccole ed entusiasmanti storie del Made in Italy agli occhi dei consumatori di tutto il mondo.

È la lezione che non finirà mai di imparare chi, da uditore esterno, ha la fortuna di assistere a uno scambio di auguri natalizi fra piccoli imprenditori del "bello e ben fatto". E di stupirsi di fronte alla magia e alla forza di persone che, pur già cariche di responsabilità e impegni, hanno il coraggio e l'intelligenza di costruire percorsi di lavoro condiviso.

Buon Natale a queste persone così inconsapevolmente eccezionali!

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